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2025 © Massimo Marafante. All rights reserved.

I tuoi strumenti di candidatura sempre con te

Piattaforma cloud per creare e gestire Curriculum Vitae e Lettere di Presentazione.

Una piattaforma comune per Consulenti e Clienti. I consulenti possono lavorare su curriculum vitae e lettere di presentazione, ovunque si trovino, mentre i clienti possono dare un’occhiata a come procede il lavoro e avere i loro strumenti di candidatura, sempre aggiornati, ogni volta che ne hanno bisogno.

Tipo di progetto

Piattaforma in Cloud

Cliente

Coachlavoro

Il mio Ruolo

Sr. UX Designer | Consultant collaborazione con il cliente

Anno di progetto 2021. Ultimo aggiornamento febbraio 2025.

Gli asset di progetto

Prima di iniziare la progettazione, raccogliere i requisiti, le specifiche tecniche o individuare i flussi di utilizzo principali era necessario partire dalle fondamenta. Attraverso quattro asset (di progetto) sono andato a delineare una sorta di traccia attraverso la quale ho sviluppato la piattaforma.

Questo mi ha permesso di definire: la tipologia del prodotto, chi saranno i suoi utilizzatori, quando e dove verrà utilizzata. Spesso, forse troppo, si ritengono questi aspetti banali e scontati ma non è così… dal confronto con il cliente arrivano sempre spunti interessanti, aspetti a cui non si aveva pensato. Inoltre consente al cliente, e a chi lavorerà in futuro alla piattaforma, di avere una base consolidata sulla quale prendere decisioni coerenti per continuare lo sviluppo del prodotto.

Che cos’è

La piattaforma di Coachlavoro consente di creare Curriculum Vitae e Lettere di presentazione strutturate in modo moderno e funzionale, aggiornandole in qualunque momento, da qualunque dispositivo (computer, tablet, smartphone) e conservandole nel tempo. Avvalendosi, o meno, anche dell’aiuto del consulente.

Per chi è

Il consulente.
Ha pieno accesso alla piattaforma per la gestione dei clienti, la realizzazione degli strumenti di candidatura e il controllo sullo stato di avanzamento lavori.

I clienti.
Sono utenti che da subito o dopo aver provato il prodotto hanno deciso di avvalersi dei servizi offerti. Possono visionare le bozze elaborate dal consulente, fino alla versione finale, e interagire con quest’ultimo.

Gli utenti.
Sono potenziali clienti ma che non hanno ancora usufruito di nessuno servizio. Possono usare le funzioni base per la creazione del CV e conservare i documenti, in ogni momento possono richiedere una consulenza.

Quando verrà utilizzata

La piattaforma viene usata dai consulenti a seguito della richiesta di revisione/elaborazione dei documenti da parte dei nuovi clienti o di aggiornamento/modifica da parte dei clienti acquisiti. I clienti e gli utenti la usano ogni qualvolta devono aggiornare o modificare i propri documenti in vista di una nuova candidatura.

Dove verrà utilizzata

La piattaforma può essere usata sia sul computer di casa o dell’ufficio, sia attraverso i device come tablet e smartphone durante gli spostamenti (es. viaggi in metro/treno) per rispondere in tempo reale ad una candidatura aggiornando in tempo reale il proprio CV.

Gli asset come valore progettuale

Questo è un processo utile, soprattutto, con clienti medi o piccoli dove molti aspetti basilari di progettazione possono venire trascurati (in verità.. questo può succedere anche con clienti di grandi dimensioni) ma che se utilizzato, all’inizio della progettazione, con un semplice metodo strutturato porterà un innegabile valore finale a tutto il progetto.

Definizione dell’utente

Questa piattaforma deve essere utilizzata da tre gruppi di utenti: il Consulente e i Clienti o gli Utenti che vogliono rinnovare e/o aggiornare i propri strumenti di candidatura avvalendosi, o meno, dei servizi offerti. Ogni gruppo ha le sue caratteristiche ed esigenze e la definizione delle Personas, in collaborazione con il cliente, è uno strumento che mi ha aiutato a individuarle.

La curva di apprendimento

La definizione delle personas ha mi portato a considerare un ulteriore aspetto che sarebbe andato a influire direttamente sull’esperienza d’uso della piattaforma: la curva di apprendimento. Vediamo come potrebbe farlo su ciascuna tipologia di utilizzatore.

Il Consulente resterà sempre lo stesso per tutta la durata di vita della piattaforma, potrà aggiungere funzioni se necessario, cambiarle, modificarle o lasciare anche tutto così com’è. Qualsiasi cosa faccia possiamo ipotizzare che potrà “permettersi” di avere un processo di apprendimento, più lungo, favorito dall’utilizzo continuo della piattaforma stessa e quindi una curva di apprendimento più lunga.

Di Clienti invece, così come di Utenti (che ancora clienti non sono) ne potrebbero arrivare potenzialmente di nuovi ogni giorno. Che siano quelli già acquisiti che continueranno ad usare la piattaforma nel momento del bisogno o quelli che ne utilizzeranno le funzioni base, semplicemente per provarla, dovranno essere facilitati nell’utilizzo per favorirne l’adozione, la curva di apprendimento per cui dovrà essere, per forza di cose, molto veloce e senza creare frizioni di usabilità, almeno delle sue funzioni base.

Al termine di questa fase mi è stato subito chiaro un aspetto: erano Tre tipologie di utilizzatori, due diverse curve di apprendimento, sulla stessa piattaforma.

Storyboard

In questo storyboard viene rappresentato un possibile caso di utilizzo della piattaforma.

Il consulente è in viaggio quando arriva una notifica, il cliente ha bisogno di un aggiornamento del Curriculum Vitae prima che una posizione lavorativa si chiuda. Il consulente consegna il curriculum aggiornato in tempo e il cliente può candidarsi per la posizione desiderata.

Lo storyboard, ancora di più di una Journey Map, permette a chiude lo guardi, il progettista o uno stakeholder, di visualizzare la situazione che si sta sviluppando, quasi ad immedesimarsi con il protagonista, rendendo tutto molto concreto.

Inoltre, attraverso questa rappresentazione, si può capire quanto una semplice situazione di utilizzo possa fornire spunti molto interessanti per la progettazione in termini di interazione in relazione alla condizioni di utilizzo:

> Può avvenire in contesti potenzialmente sempre diversi tra loro;
> Non sarà quasi mai la tranquillità della casa;
> In situazioni che presentano forti stimoli e distrazioni esterne.

Ne consegue che le caratteristiche di questa piattaforma dovranno essere la facilità d’uso e la possibilità di ritrovare velocemente le funzioni principali che permetteranno ad entrambi gli utilizzatori coinvolti (consulenti e clienti o utenti) un’iterazione semplice, veloce e con tutto quello che serve a portata di… tap.

Questo storyboard inoltre, conferma anche un’altro spetto già anticipato dall’analisi dell’utente: la curva di apprendimento. Considerando anche le potenziali condizioni di utilizzo risulta abbastanza evidente che la curva dovrà favorire l’utilizzo della piattaforma stessa, soprattutto da parte dei clienti e utenti.

Storyboard realizzato da: un gigantesco grazie a Erica Andreula 🙂

User Flow (derivazione di una Service Blueprint)

Per rappresentare una delle parti più importanti e complesse della piattaforma, ovvero il processo di creazione di un curriculum da parte del consulente e il modo in cui il cliente può partecipare a questa fase fino al completamento del curriculum, ho scelto di farlo attraverso la definizione del flusso di lavoro, prendendo spunto però dalla modalità espositiva di una Service Blueprint. Questo perché mi dava la possibilità di mettere a sistema le due tipologie di utilizzatori e quali sarebbero stati i punti di contatto quando il documento sarebbe stato condiviso a entrambi.

Prototipo iniziale e primo Test di Usabilità

In questa fase intermedia, che ha riguardato la costruzione e lo sviluppo di un primo prototipo Low-Fi, non avevo l’esigenza di testare la navigazione o il concept del prodotto, ma bensì di testare il contenuto. E la facilità d’uso? La curva di apprendimento da parte degli utilizzatori… no sarebbero da verificare anche quelle? Tutto corretto. Ci arriveremo tra un momento

La mia progettazione essendo partita da un foglio bianco, supportata da analisi di piattaforme competitor e dalla mia esperienza pregressa nello sviluppare piattaforme gestionali, ho ritenuto fondamentale effettuare dei test di usabilità appena ci fosse stata una prima versione, ragionevolmente ben progettata, della piattaforma.

Avere la possibilità di testare il progetto mi ha permesso, ancora prima di focalizzarmi sul corretto funzionamento delle varie parti della piattaforma stessa, di verificare se erano presenti e collocate nel posto ottimale tutte le funzione che un utente si sarebbe aspettato durante l’utilizzo e, nel caso, aggiungere quelle mancanti.

Questo è un passaggio fondamentale della progettazione.

L’obiettivo di questo test di usabilità non era quindi quello di verificare l’esperienza d’uso, individuando delle possibili barriere di usabilità che avrebbero impedito o rallentato l’utente nel portare a termine i task a lui assegnati, ma bensì verificare una corretta comprensione della struttura da parte dell’utente con la quale stava interagendo, annotando suggerimenti, attese mancate di funzioni assenti o ancora di pattern non riconosciuti.

In altre parole, come avrei potuto rendere semplice o facile da usare qualcosa se prima non avessi saputo cosa fosse? Che curva di apprendimento potrei mai verificare se il contenuto da utilizzare non è quello (strettamente) necessario per interagire con la piattaforma nelle condizioni precedentemente citate? Il primo obiettivo di questo test era quello di verificare che le aspettative dell’utilizzatore, in termini di strumenti e/o funzioni (contenuto), non fossero disattese.

Vuoi saperne di più su come realizzo un Test di Usabilità?
Vai al progetto

Wireframe

Conclusi i test di usabilità, sul primo prototipo, sulla base dei risultati emersi e da una prima verifica della navigazione ho realizzato dei Wireframe Hi-Fi che mi hanno portato all’ultima fase di progettazione.

I contenuti sono stati definiti e consolidati nelle fasi precedenti, così mi sono potuto dedicare alla progettazione finale dell’esperienza d’uso in modo da rendere la piattaforma intuitiva e che potesse favorire l’apprendimento nell’immediato, lasciando le funzioni secondarie a un utilizzo più approfondito, al quale dedicare il tempo necessario qualora il cliente lo volesse. Per l’utente (che non è ancora cliente) la possibilità di utilizzare funzionalità secondarie, non è nemmeno presente.

Vuoi saperne di più su come realizzo i wireframe in un progetto?
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